Che cosa è necessario?
È necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
È bene che il curriculum sia breve.
È d'obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
E malcerti ricordi in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all'estero.
L'appartenenza a un che, ma senza un perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
E ti evitassi
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
E il titolo che il contenuto
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l'orecchio in vista.
E' la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
WISLAWA SZYMBORSKA - da "Gente sul ponte" (1986)
Marco Nicolè
inizia lo studio della chitarra classica in giovane età
diplomandosi sotto la guida di Angelo Amato presso il
Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di Venezia con il
massimo dei voti e lode.
Successivamente segue i corsi di perfezionamento tenuti da
Ruggero Chiesa.
Non mancano le affermazioni in concorsi nazionali (Finale Ligure
‘90, Rovere d’oro ’90, Stresa ‘90 , E.C.A. Milano’92, Savona
‘92, Mottola ‘94).
Si dedica quindi alla musica da camera collaborando con diverse
formazioni tra le quali in modo continuativo dal 1989, con il
quartetto chitarristico “Federico Moreno-Torroba”; si esibisce
inoltre in concerti solistici e con orchestra (Carulli,
Giuliani, Rodrigo, Vivaldi).
L'interesse per la ricerca e diffusione del repertorio
chitarristico ha prodotto collaborazioni con compositori (D.
Anzaghi, M. Baratello, P. Beraldo, L. Mosca, M. Peguri, M.
Pozzobon, M. Segafreddo, D. Zanettovich) per la realizzazione di
opere originali e trascrizioni per il proprio strumento.
Si è inoltre interessato al repertorio con chitarra del
compositore ungherese Ferenc Farkas (dopo Kodaly il più
conosciuto in Ungheria); grazie alla collaborazione con il
figlio del Maestro, Andras Farkas, di concerto con altri
colleghi, ha realizzato un lavoro monografico (cd e articolo)
culminato con la pubblicazione nella rivista chitarristica 'Il
Fronimo'.
Attento anche al repertorio contemporaneo ha eseguito opere con
chitarra elettrica. Importante in quest'ambito la giornata di
studi 'Solid body, soul of steel, electric heart', dedicata a
questo strumento, effettuata il 24 maggio 2014 presso il
Conservatorio di musica 'Benedetto Marcello' di Venezia.
Ha registrato cd: con il quartetto chitarristico “Federico
Moreno-Torroba” (Con questa formazione incide due cd: ‘Colori e
danze del Novecento’ e ‘Cantares populares’, salutati dalla
critica specialistica con ottimi commenti (‘Musica viva’,
‘Musica’, ‘II Fronimo’, ‘Sei corde’, ‘Classical guitar’, ‘Les
Cahiers de la guitare’, ‘Ritmo’, ‘SoundBoard’), la monografia su
F. Farkas, la monografia sul compositore americano Jon Ward
Bauman. Un cd monografico per duo di chitarre sull'opera del
compositore Ferdinando Carulli è stato pubblicato nella rivista
Amadeus.
Collabora stabilmente con:
- Alfonso Baschiera, chitarra;
- Monica Finco, flauto;
- il Teatro 'La Fenice' per opere con chitarra (Henze ' Elegy
for young lovers', Rossini 'Il Barbiere di Siviglia, Verdi
'Otello').
Vincitore del Concorso Nazionale a Cattedra nei Conservatori di
Stato del 1994 (massimo riconoscimento nella prova strumentale),
ha insegnato presso:
- il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari,
- il Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria (dove ha inoltre
rivestito il ruolo di Direttore);
- attualmente è docente titolare della cattedra di chitarra
presso il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” di
Venezia.